Jenny

Jenny

                        The philosopher press, Wausau Winsconsin, 1899

                        Localizzazione: CESR

Il poemetto è una sorta di monologo in cui un uomo si rivolge ad una giovane prostituta di nome Jenny, arrivando quasi a provare empatia per la sua condizione. Esso è frutto di un lunga elaborazione: fu iniziato attorno al 1848 e arrivò quasi ad essere riscritto completamente nel 1870. Lo stesso autore fornisce significative delucidazioni riguardo la sua stesura e pubblicazione: «“Jenny” (nella prima forma) fu composta quasi contemporaneamente a “The blessed damozel”, che scrissi (e ho un po’ alterato in seguito ) quando avevo diciotto anni. Per la prima volta fu stampato quando ne avevo ventuno. Della prima “Jenny” forse sopravvivono qua e là cinquanta versi, ma mi accorsi della mia inesperienza (d’ un mondo al quale ero abbastanza felice d’ essere estraneo) e la riscrissi più tardi completamente».
Ci troviamo al cospetto di un testo peculiare all’ interno della produzione di Dante Gabriel Rossetti, sia per l’ ispirazione realistica che per l’ acutezza psicologica con cui egli traccia la figura della protagonista, senza alcun intento moraleggiante. L’ opera manifesta una discreta affinità con i testi di Christina Rossetti: Jenny sembrerebbe quasi un’ eroina dei suoi racconti, evocata anche dalle peculiari caratteristiche foniche e sintattiche del verso che riecheggiano la sua poesia.

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