Hand and soul

Hand and soul

                        London, At the Sign of the Unicorn, 1900

                        Localizzazione: CESR

“Hand and soul” è un poema allegorico ambientato nell’ Italia nel XIII secolo. Esso vede per protagonista Chiaro dell’ Erma, immaginario pittore ispirato a Beato Angelico, depresso dal fallimento della sua arte, al quale appare sotto forma di visione una donna conturbante, che gli chiede di dipingere il suo bel sembiante. Dopo aver ritratto la figura femminile Chiaro vede rispecchiare nella novella creazione artistica la propria anima.

Nell’ opera, che può essere considerata il lavoro chiave della narrativa preraffaellita, emerge, dunque, una sorta di manifesto programmatico dell’ estetica di Dante Gabriel e dei preraffaelliti in genere: compito precipuo del pittore è quello di coltivare le proprie emozioni e la propria immaginazione, per poi trasporli sulla tela.

William Michael Rossetti definisce “Hand and soul” come un “serissimo manifesto di dogma artistico” in base al quale “le uniche opere accettabili sono quelle che manifestano l’ anima dell’ artista”. Il testo fu scritto quasi di getto nel dicembre del 1849 e apparve per la prima volta nel 1850 sul numero inaugurale della rivista «The germ», mensile fondato dai preraffaelliti per diffondere i propri ideali estetici.

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