Statuto e finalità di ricerca

Statuto e finalità di ricerca

Il Comune di Vasto, in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e di alcune Università europee ed americane (Yale University, Università di Caen, Università di Birmingham, Università di Oxford, Università di Napoli “Federico II”) ha fondato il Centro che avrà il compito a) di realizzare un archivio specializzato di documentazione su tutto ciò che esce nel mondo sui Rossetti (in italiano, inglese e in altre lingue); b) di organizzare convegni di studio e seminari, corsi di aggiornamento, pubblicazioni e mostre; c) di curare rapporti internazionali al fine di organizzare corsi di lingua italiana per stranieri.
Il Centro si avvale di un prestigioso Comitato scientifico costituito da professori italiani e stranieri: Gianni Oliva (Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e Direttore del Centro), Silvia Fabrizio Costa (Università di Caen-Basse Normandie), Paolo De Ventura (Università di Birmingham), Giuseppe Mazzotta (Università di Yale), Martin McLaughlin (Università di Oxford), John Woodhouse (Università di Oxford), Raffaele Giglio (Università di Napoli “Federico II”), Tobia R. Toscano (Università di Napoli “Federico II”).

1. Partendo dalla base del materiale librario e archivistico già esistente nella Biblioteca Comunale di Vasto, il Centro ha il compito di integrarlo con l’acquisto di libri, microfilms e CD Rom riguardanti i Rossetti, al fine di realizzare un archivio specializzato di consultazione contenente tutto ciò che esce nel mondo sui Rossetti (in italiano, inglese e in altre lingue), in modo da costituire un punto nodale di raccordo degli studi sul settore del “rossettismo” e dell’intero Decadentismo italiano ed europeo.

2. Il Centro ha il compito di organizzare convegni di studio e seminari, corsi di aggiornamento sul tema dei Rossetti e curerà pubblicazioni di libri sui Rossetti e su argomenti affini (anche attraverso specifiche collane del Centro Studi), di riviste, di bollettini bibliografici di aggiornamento. Questa parte di attività terrà conto anche di uno scopo didattico e divulgativo, coinvolgendo insegnanti e studenti delle scuole medie superiori e dell’Università. Inoltre è anche prevista l’organizzazione di mostre aperte al pubblico.

3. Il Centro curerà rapporti internazionali con Università europee e americane al fine di organizzare corsi di lingua italiana per stranieri, prevedendo un costo per la frequenza comprensivo di vitto e alloggio. I corsi, in un primo momento solo estivi, potrebbero allargarsi anche ad altri periodi dell’anno e saranno tenuti da personale specializzato regolarmente retribuito. I corsi prevedono 3 livelli: I) per coloro che non parlano italiano; II) per coloro che ne hanno una conoscenza parziale; III) per coloro che ne hanno buona o ottima padronanza e sono interessati anche alla cultura italiana (letteratura, cinema, teatro, arti figurative, ecc.). L’attività di questi corsi potrebbe un giorno portare alla realizzazione di una Facoltà Adriatica per Stranieri.

ATTI PUBBLICI

Delibera Giunta Municipale n. 371 del 17/09/2008 (disciplinare)

Decreto N. 54 del 29/12/2008 nomina Direttore Centro Europei i Studi Rossettiani

Relazioni quadrimestrali sull’attività svolta;

Verbali del comitato di Gestione;

Determine e atti di liquidazioni;

Regolamento disciplinare.

Comune di VASTO Provincia di Chieti

Copia Deliberazione della Giunta Comunale

N. 371 del Reg.

Data: 17-09-2008

OGGETTO: APPROVAZIONE DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO EUROPEO DI STUDI ROSSETTIANI

L’anno Duemilaotto, il giorno Diciassette del mese di Settembre alle ore 19:00 nella solita sala delle adunanze del Comune suddetto, convocata con appositi avvisi, la Giunta comunale si è riunita con la presenza dei signori:

PRESENTI

LAPENNA LUCIANO ANTONIO
DEL PRETE NICOLA
D’ADAMO FRANCESCOPAOLO
MARCHESANI LINA
MENNA ELIANA
MOLINO DOMENICO
SPUTORE VINCENZO
SURIANI ANNA
TIBERIO NICOLA
CERULLI ROCCO

Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione (art. 97, c. 4.a, del T.U. n. 267/2000), il Vice Segretario MARCELLO VINCENZO.

Il Sindaco , constatato che gli intervenuti sono in numero legale, dichiara aperta la riunione ed invita i convocati a deliberare sull’oggetto sopraindicato.

LA GIUNTA COMUNALE

Premesso:

Che con delibera di Consiglio Comunale n. 113 del 26.11.2007, si è autorizzato il Dirigente del Settore Cultura a predisporre tutti gli atti per l’Istituzione e l’attivazione del Centro Europeo di Studi Rossettiani, presso Casa Rossetti sulla Loggia Amblingh di Vasto;
Che con Decreto del Sindaco n.54 del 1 agosto 2008 prot.n.32352 si è provveduto a nominare il Prof.Gianni Oliva, Direttore del Centro Europeo di Studi Rossettiani al quale verrà corrisposto un compenso annuo di € 24.000,00 come stabilito nella delibera consiliare in premessa richiamata;

Ritenuto, pertanto, necessario ed urgente regolamentare il funzionamento del citato Centro Studi, al fine dello snellimento di tutte le attività programmate;

Visto l’allegato schema di disciplinare, parte integrante del presente atto;

Ritenuto il documento meritevole di approvazione;

Con i poteri di cui all’art.48 del D.Lgs n.267/2000 e dello Statuto vigente;

Visto il parere favorevole espresso dal Dirigente del Settore competente in ordine alla regolarità tecnica del presente provvedimento;

Con voti unanimi resi dai presenti nelle forme di legge;

D E L I B E R A

1.di approvare l’allegato disciplinare per il funzionamento del Centro Europeo di Studi Rossettiani;
2.di trasmettere copia della presente delibera al Direttore del Centro, Prof.Gianni Oliva, per quanto di competenza;
3.dichiarare, il presente provvedimento, immediatamente eseguibile, ai sensi delle vigenti disposizioni.

Verbale letto, approvato e sottoscritto, come all’originale.

Il Sindaco
Il Vice Segretario
f.to LAPENNA LUCIANO ANTONIO
f.to MARCELLO VINCENZO

*   *   *
L’anno Duemilasette, il giorno Ventisei del mese di Novembre alle ore 15:30 nell’aula Consigliare “Giuseppe Vennitti” del Comune suddetto. Alla 1^ convocazione in sessione straordinaria, che è stata partecipata ai Signori Consiglieri a norma di legge, risultano all’appello nominale: […]

IL CONSIGLIO COMUNALE

Udita la relazione dell’Assessore alla Cultura;

Premesso che questa Amministrazione intende istituire un “Centro europeo di studi Rossettiani” con il compito di tenere alto il nome della città nel mondo, in quanto punto di partenza, “piccola patria”, della prestigiosa famiglia Rossetti, in considerazione che il capostipite Gabriele, nacque a Vasto nel 1783 e fu esule a Londra, ove morì nel 1854. A Londra nacquero i suoi figli Dante Gabriel, Cristina, William Michael e Francesca che divennero, ciascuno nel suo campo, pietre miliari della cultura europea. Il movimento dei Preraffaelliti, fondato da Dante Gabriel è uno dei più interessanti fenomeni della cultura europea, abbracciando l’arte figurativa e la letteratura;
Richiamato l’atto deliberativo della G.C. n. 435 del 21.9.2007 con il quale si forniva atto di indirizzo al Dirigente del Settore Cultura affinché predisponesse quanto necessario per poter attivare a Vasto il predetto Centro;
Ritenuto che la fondazione del Centro a Vasto si giustifica anche in considerazione del fatto che da sempre tutte le iniziative intraprese hanno portato la città all’attenzione della stampa nazionale ed estera e tra queste:
CONVEGNI DI STUDIO E MOSTRE
Manifestazioni Rossettiani negli anni 1982 e 1983 con pubblicazioni degli atti:I Rossetti tra Italia ed Inghilterra, a cura del Prof. Gianni Oliva, Roma, Bulzoni 1984;
La fotografia e i Preraffaelliti a cura di M. Bartram e L.P. Finizio, Vasto, Amministrazione Comunale 1983;
Gabriele Rossetti a 150 anni dalla morte, convegno internazionale (Vasto, 29 e 30 aprile 2004) con atti a cura del Prof. Gianni Oliva, Napoli, Loffredo2004;
PUBBLICAZIONI
Gabriele Rossetti, Lettere familiari, a cura di John Woodhouse e Philip Horne, Vasto, Amministrazione comunale 1982;
Gabriele Rossetti, La vita mia – Il testamento, a cura del Prof. Gianni Oliva, Lanciano, Barabba 2004;
Gabriele Rossetti, Poesie, a cura di M. Cimini, Lanciano, Carabba 2004;
William Michael Rossetti, Ricordi, a cura del Prof. Gianni Oliva traduzione di E. Sasso, Lanciano, Carabba 2006.
Considerato che queste attività potranno proseguire sotto l’egida del Centro Studi, che nascerà con il patrocinio scientifico dell’Università degli studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara ed in particolare della Facoltà di Lettere e Filosofia, del Dipartimento di Studi Medievali e Moderni e dell’ASAM (Archivio Scrittori Abruzzesi e Meridionali) e di Università europee ed americane (University of Oxford, University of Birmingham, Università di Caen-Basse Normandie e Yale University).
Ritenuto, altresì, di stabilire quanto segue:

SEDE DEL CENTRO
Il centro avrà sede nei locali di Casa Rossetti (Ex biblioteca comunale) e sarà attrezzato con tutto quanto necessario.

SCOPI DEL CENTRO
Il centro avrà il compito di integrare il materiale librario ed archivistico già esistente nella biblioteca comunale di Vasto con l’acquisto di libri, microfilms e CD riguardanti i Rossetti, al fine di realizzare un archivio specializzato di consultazione contenente tutto ciò che viene pubblicato nel mondo sui Rossetti in modo da costituire un punto nodale di raccordo degli studi sul settore del “rossettismo” e dell’intero Decadentismo italiano ed europeo;
Il centro avrà il compito di organizzare convegni di studio e seminari, corsi di aggiornamento sul tema dei Rossetti e curerà pubblicazioni di libri sugli stessi ed argomenti affini (anche attraverso specifiche collane del Centro Studi), di riviste e di bollettini bibliografici di aggiornamento. Questa parte di attività terrà conto anche di uno scopo didattico e divulgativo, coinvolgendo insegnanti e studenti delle scuole medie superiori e dell’Università ed inoltre è anche prevista l’organizzazione di mostre aperte al pubblico;
Il centro curerà rapporti internazionali con Università Europee ed americane al fine di organizzare corsi di lingua italiana per stranieri, prevedendo un costo per la frequenza comprensivo di vitto ed alloggio. I corsi, all’inizio solo estivi, potrebbero allargarsi anche ad altri periodi dell’anno e saranno tenuti da personale specializzato. I corsi potranno prevedere tre livelli: I) per coloro che non parlano italiano. II) per coloro che hanno conoscenza parziale della lingua italiana. III) per coloro che hanno buona o ottima conoscenza della lingua italiana e sono interessati anche alla cultura italiana (letteratura, cinema, teatro, arti figurative ecc.).

DIREZIONE E COMITATO SCIENTIFICO
Il centro prevede:
Un Direttore nella persona del Prof. Gianni Oliva, Ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Gabriele D’Annunzio” che stabilirà unitamente al Comitato Scientifico il programma annuale di attività.
Il Comitato scientifico di esperti costituito dai seguenti professori: Silvia Fabrizio Costa (Università di Caen-Basse Normandie), Paolo De Ventura (Università di Birmingham), Giuseppe Mazzotta (Università di Yale), John Woodhouse (Università di Oxford), Martin MacLaughlin (Università di Oxford), Raffaele Giglio (Università di Napoli – Federico II°), Tobia R.Toscano (Università di Napoli – Federico II°).
Il Comitato scientifico si riunirà almeno una volta l’anno anche per via telematica.
Il Centro si avvarrà, inoltre, della collaborazione scientifica dell’ASAM (Archivio scrittori abruzzesi e meridionali) dell’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Il Comitato scientifico sarà presieduto dal Sindaco pro-tempore del Comune di Vasto.

BORSE DI STUDIO
Il Centro bandirà annualmente un concorso per tre contratti di collaborazione da assegnare a giovani studiosi per l’attività di ricerca e le finalità di istituto.

COSTI
La gestione complessiva del Centro prevederà una spesa annuale di € 100.000,00 (centomila) e saranno così ripartiti:
€ 36.000,00 (trentaseimila) per tre contratti di collaborazione;
€ 24.000,00 (ventiquattromila) per compenso al Direttore del Centro;
€ 20.000,00 (ventimila) per convegni, seminari e pubblicazioni;
€ 20.000,00 (ventimila) per acquisto materiale librario, microfilm, spese organizzazione, materiale pubblicitario, di segreteria ecc.
Il Direttore ed il Comitato entro il bimestre dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio finanziario presenteranno apposita rendicontazione delle spese sostenute.
PERSONALE DEL COMUNE
Nelle varie attività del Centro è prevista la collaborazione del personale comunale adibito alla biblioteca comunale, nonché di un referente incaricato dal Sindaco con funzioni di raccordo tra il Comitato Scientifico ed il Comune.

Dopo ampia discussione, riportata nel verbale allegato;

Acquisito il parare favorevole in ordine alla regolarità tecnica del presente atto;

Con voti unanimi espressi dai presenti per alzata di mano:

DELIBERA

di autorizzare, per quanto espresso in premessa, il Dirigente del Settore Cultura ad istituire il Centro Europeo di Studi Rossettiani e predisporre tutti gli atti consequenziali per la attivazione del Centro.

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Si dà atto che al momento della votazione erano presenti il Sindaco e n.21 Consiglieri per essere assenti i Sigg. Montemurro, Vicoli, Sabatini, Quagliarella, Russo, Ciancaglini, Marcovecchio, Soria, e D’Adamo F.Paolo.

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Quarto punto all’O.d.G.: “Istituzione Università Studi Rossettiani – Provvedimenti”

PRESIDENTE:
Relaziona l’Assessore D’Adamo, Assessore alla Cultura.

ASS. D’ADAMO:
In data 25 settembre 1983 la pagina culturale de “Il Corriere della Sera” riportava, tra l’altro, la fotografia e i preraffaelliti curata da Luigi Paolo Finizio con la collaborazione del British Consil e allestita nello storico palazzo D’Avalos dal giovane Arch. Francescopaolo D’Adamo e qui mi fermo. Sono passati 24 anni, sono state fatte ottime iniziative inerenti la Famiglia Rossetti però sono 24 anni che si parla di un istituto qui a Vasto che sia sede, appunto, di studi su questa Famiglia.
È inutile che io dica quale sia l’importanza di questa Famiglia quale sconvolgimento culturale questa Famiglia ha portato in Inghilterra e in tutta l’Europa, basta visitare Youtube digitando Cristina Rossetti o digitando Dante Gabriel Rossetti e vedere quanto materiale gli stranieri hanno e gli italiani no.
Questa istituzione è necessaria, faccio un esempio vi sarete accorti che si parla molto di Dante in questo periodo, chi ha rivoluzionato lo studio di Dante è stato Gabriele Rossetti con i suoi studi anche esoterici, se vogliamo anche contro la chiesa però ha rivoluzionato la lettura della Divina Commedia; i suoi figli, Dante Gabriele e Cristina Giorgina, hanno divulgato sia l’opera dantesca che tutta la poesia del ‘400 prima in Inghilterra e dopo in tutta Europa. Io personalmente ho contattato persone come il Prof. Sermonti, noto dantista, e Sua Eccellenza il Vescovo Bruno Forte propone un dialogo con Massimo Cacciari qui a Vasto sull’argomento, ma chi possiamo mettere a confronto con queste persone, qui nella città di Vasto se non abbiamo questo centro europeo di studi Rossettiani? Forse voi avete sentito parlare di viaggi a Londra e quant’altro, c’è un comitato d’onore per una mostra che speriamo se la politica vuole si farà a Vasto tra l’estate e l’autunno del 2008, che vede proposto nel comitato d’onore persone come Lord Andrew…, come Russell e come i direttori dei maggior musei, non sono chiacchiere chiunque può guardare le carte che abbiamo a disposizione. Ora, per cortesia mi conoscete forse sono antipatico, da 24 anni parlo solo con i muratori quindi ho perso il lessico, credo di avere un qualcosa che prima era un vantaggio cioè la sintesi adesso forse bisogna essere prolissi, io non sono prolisso ma io credo fermamente in questo istituto e quello che è apparso sul giornale forse affrettatamente, come la battuta anticipata di un attore, secondo me potrebbe distogliere l’attenzione dall’importanza e dalla necessità di approvare in tempi stretti questa cosa. Io spero che questa cosa venga approvata stasera perché rinvii e rinvii, come sto notando, a me francamente non mi sembra siano possibili.
Quindi vi chiedo visto che sapete, visto che conoscete di approvare immediatamente quanto proposto da questa Giunta. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie all’Assessore D’Adamo. Si aprono gli interventi, chi chiede la parola? Chiede la parola il Prof. Nicolangelo D’Adamo.

D’ADAMO:
Grazie Presidente, grazie Assessore. Oggi noi portiamo finalmente a sintesi un lunghissimo dibattito che c’è stato a Vasto sulla importanza culturale, storico-politica della Famiglia Rossetti. Una sintesi che aspettavamo da tempo perché le tante iniziative che sono state intraprese così scollegate tra loro, nonostante anche la pubblicazione di quegli atti di quei convegni internazionali, non avevano prodotto a Vasto i risultati che probabilmente gli amministratori di allora si aspettavano.
Era necessario pensare, quindi, ad uno strumento organizzativo che potesse veramente regalare a Vasto un centro di documentazione internazionale di tutti gli Studi Rossettiani prodotti in questi anni soprattutto all’estero, ahimé, invece che in Italia. Questo Comune non è rimasto inerme di fronte a questa Famiglia, ha anticipato l’Assessore che già nell’82 la terza pagina del “Corriere della Sera” parlava delle nostre iniziative e altre ce ne sono state dopo. Adesso noi dobbiamo deciderci se vogliamo continuare a fare la mostra di cui ci ha dato notizia l’Assessore e tra 1 anno o 2 stenderemo di nuovo un velo su questa Famiglia, salvo ricordarci tra una decina d’anni che a Vasto è nato Gabriele Rossetti, è andato a Londra, ha fatto 4 figli questi figli si sono disimpegnati egregiamente ecc. ecc. Oppure finalmente mettere un punto fine… (Intervento f.m.) almeno questo me lo ricordo, è vero che una ha fatto la monaca ma 4 figli erano. Mettere la parola fine con l’organizzazione di questo centro di cui si parla; che cosa deve fare e quali finalità ha? Questo centro per essere credibile dev’essere un centro universitario e dal momento che deve raccogliere materiale internazionale e deve coinvolgere studiosi di mezzo mondo che hanno studiato su questa Famiglia non può che nascere dalla sinergia di più università.
Le università che sono state individuate sono università prestigiose dove ci sono studiosi che hanno pubblicato tanto sui Rossetti e hanno fatto conoscere i Rossetti a tantissima gente, l’ultima mostra internazionale quella di Sidney è rimasta aperta per 6 mesi sui preraffaellini. Era necessario quindi individuare chi nel mondo attualmente era disponibile a fare questo sforzo con capitale Vasto, perché si possa raccogliere, ripeto, dentro un unico archivio tutto il materiale prodotto di modo che domani qualsiasi ricercatore, qualsiasi studioso che volesse consultare materiale originale perché altrimenti con internet si potrebbe anche lavorare nel proprio studio di casa senza muoversi, ma chi vuole consultare materiale originale sa che a Vasto, nella città natale del capostipite, esiste questa documentazione originale.
Le università individuate, ripeto, sono l’Università di Oxford, Università di Cannes in Francia, l’Università di Yale negli Stati Uniti. A coordinare questi istituti universitari la G. D’Annunzio con la cattedra di storia della letteratura italiana con il Prof. Gianni Oliva, che ha già pubblicato tanto sui Rossetti, ultima fatica la pubblicazione dell’opera di William Michael che racconta la storia della sua famiglia ma racconta, ahimé, come i vastesi hanno trattato agli inizi del ‘900 un baule di documenti che lui spedì alla nostra città e che noi non abbiamo mai utilizzato.
La nascita di questo centro coordinato dal Prof. Gianni Oliva con all’interno del Comitato Scientifico gli altri docenti delle università che ho ricordato, l’attività di questo centro dovrà essere affidata di volta in volta a ricercatori, pagati ovviamente dal nostro bilancio, che si muoveranno sul territorio europeo ed oltre per raccogliere questo materiale e portarlo a Vasto, quindi anche con successivo sacrificio finanziario per assicurarsi questo materiale. Un altro versante di attività di impegno questo centro potrebbe trovarlo con la sperimentazione di corsi di formazione linguistica, corsi di lingua italiana da affidare a docenti che abbiano però una metodologia sperimentata, conosciuta, praticata di insegnamento dell’italiano agli stranieri.
I corsi di cui si ipotizza l’istituzione dovrebbero essere 3: un corso di I, di II e di III livello con l’utilizzazione, ripeto, di esperti che possiamo andare a reperire nelle uniche due università italiane che praticano questo tipo di insegnamento: l’Università di Perugia e l’Università di Siena. Si ventila poi l’ipotesi di una trasformazione di questo centro in facoltà, non le parliamo facciamo bene a non parlarne perché è soltanto un’ipotesi remota, un’ipotesi che se si consoliderà se avrà le gambe per camminare camminerà, se non avrà le gambe per camminare non ci strapperemo le vesti. Adesso il Consiglio Comunale è chiamato a decidere se vuole istituire questo centro che dovrà, ripeto, portare a sintesi tutto il lavoro che le amministrazioni precedenti hanno fatto e istituire a Vasto un centro di ricerche e documentazione internazionale sulla Famiglia Rossetti. Questo è l’obiettivo, il sacrificio finanziario che questo Comune affronterà sarà ben speso per un obiettivo così prestigioso, se poi pensiamo che alla fine di questo primo anno di attività questo centro dovrà anche raccordarsi con un Comitato Scientifico anglosassone che ci mette a disposizione una trentina di opere di Rossetti, di Dante Gabriel per questa mostra internazionale sui preraffaelliti l’idea mi esalta, perché avremo contemporaneamente un Comitato Scientifico che gestirà il nostro centro studi che si rapporterà, che troverà un momento di sinergia con il Comitato Scientifico anglosassone e quello italiano ovviamente sarà quello del centro perché questa mostra sui preraffaelliti possa diventare veramente un punto di riferimento culturale per tutta l’Italia e oltre durante l’estate prossima. L’obiettivo è talmente prestigioso che io ancora non ci credo nonostante le rassicurazioni dell’Assessore, nonostante i telegrammi e le lettere che lui mi ha fatto vedere, ritengo questo obiettivo talmente alto, talmente prestigioso che faccio fatica a pensare che una cittadina come Vasto possa ospitare una mostra sui preraffaelliti che mi dicono di prestigio internazionale, l’ultima ripeto si è tenuta a Sidney e scusate le proporzioni rispetto a Vasto.
Se questa ipotesi, come assicura l’Assessore, con l’impegno della Provincia e della Regione e oltre riusciremo a portarla in porto, se questa iniziativa si concretizzerà insieme alla nascita del centro di ricerca ci farà vivere veramente una stagione culturale nel 2008 di assoluto prestigio nazionale ed internazionale.
Perciò io saluto con favore questa iniziativa, ringrazio l’Amministrazione per aver cantierato un progetto del genere e chiedo anche che per dare maggiore forza all’iniziativa questa operazione venga sostenuta dall’intero Consiglio Comunale. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie Prof. D’Adamo. Chiede di intervenire il Consigliere Marra.

MARRA:
Altro che Vasto Film festival, qua finalmente si parla veramente di cultura. Sono felicissimo di questa iniziativa, ringrazio sia la giusta relazione del Consigliere D’Adamo e sia la proposta di cui già mi aveva parlato ma che non avevo comunque visionato precedentemente da parte dell’Assessore. Io sono contento perché ho scoperto l’importanza della Famiglia Rossetti un po’ in ritardo, naturalmente rispetto a voi per forza, diciamo che mi sono accorto della vastità, di quanto è conosciuta in Europa la Famiglia Rossetti partendo anche da un modo un po’ banale, da un racconto di Cortazat che è uno scrittore argentino di grossa cultura europea che iniziava il suo racconto proprio con una poesia di Dante Gabriele Rossetti che io non sapevo ancora fosse il figlio, ero molo ignorante in materia perché sembra che a volte nessuno (parola non chiara) non si dava la giusta importanza alla Famiglia Rossetti.
Però senz’altro l’idea di istituire un centro del genere credo che sia assolutamente importante e può avere una visione completamente rinnovatrice nello scenario culturale vastese proprio per la sua forma internazionale, e anche in base ai finanziamenti che sono senz’altro quelli della Regione e del… mi fermo alla Regione, non sarebbero sufficienti su una ipotetica mostra dei preraffaelliti senz’altro esistono perché mi è capitato di vedere dei finanziamenti europei sull’apertura di una cultura locale… scusate la vicinanza di una cultura locale che si apre a livello internazionale e soprattutto europeo, ci sono delle linee di finanziamento europee molto valide che senz’altro potrebbero rendere realizzabile quello che in effetti può sembrare un sogno ma che potrebbe verificarsi. Quindi io saluto con piacere questa istituzione e credo che potrebbe diventare l’inizio di una apertura di questa città a nuove forme di espressione culturale che ci siamo un po’ limitati. Complimenti all’Assessore.

PRESIDENTE:
Grazie Consigliere Marra. Prego Consigliere Tagliente.

TAGLIENTE:
Io ho scritto un lungo articolo su questo e rinvio alle considerazioni che ho fatto su questa iniziativa che per la verità non avverso, anzi che vedo con favore anche perché non è neanche farina del sacco di questa Amministrazione perché della realizzazione, della costituzione… (Intervento f.m.) non vorrei che la saccheggiasse.
È un’idea che si trascina nel tempo, come D’Adamo ricorda, che ha preso corpo via via nel tempo attraverso tutta una serie di manifestazioni che si sono rilevate prodromiche ad un punto di arrivo che non so se sia questo, quindi non posso, anche a nome dei colleghi, che approvare e dichiarare da subito un voto favorevole con tutta una serie di considerazioni improntate allo scetticismo che non voglio esplicitare qui, ma che tengo per me e che scaturiscono dalla frequentazione che negli anni ho avuto con questi ambienti, questi personaggi e anche questi centri studi non tutti, ma alcuni di questi che sono citati, che sono stati indicati nella relazione.
Potrei raccontare di una mia esperienza proprio inerente alla costituzione di un centro studi di questo tipo, improntato al decadentismo che era partito con i buoni auspici della facoltà per interpreti e traduttori, allora diretta dal Prof. Marrone che è un esperto a livello internazionale e che ha scritto diverse pubblicazioni in materia di Decadentismo italiano e soprattutto inglese visto che peraltro lui è titolare della cattedra di lingue e letteratura inglese presso l’Università di Pescara e che collabora da sempre con il prof. Oliva, con il Prof. Madonna ed altri.
Due considerazioni però senza scendere nell’autobiografico. Innanzitutto non userei il termine “universitario” sia perché prefigurare futuri scenari alla luce di una decisione che è stata sancita dal CNU e dal Ministero è quanto mai temerario, non ha senso; secondo luogo per non creare in questa guisa adoperando questa denominazione, questo aggettivo quello che poi normalmente avviene negli ambienti universitari, cioè tutta una serie di gelosie che poi non ti portano ad aggregare ma ti portano ad escludere. Allora centro studi viene detto correttamente in tutta la relazione, salvo che nel titolo, bé sostituiamo da “Università” in “Centro Studi” e io sono perfettamente d’accordo ma lo dico ad adjuvantum, proprio sulla luce di esperienze condivise quantomeno da te, credo anche nel corso degli anni dall’Assessore sintetico D’Adamo; sintetico non perché è falso ma sintetico perché lui impronta il suo dire, come ha detto, alla sintesi. Seconda considerazione riguarda i costi, 100.000 possono essere tanti e possono essere pochi rispetto ad uno scenario che è stato ipotizzato e che viene adombrato anche riguardo alla possibilità e non probabilità, alla possibilità di avere qualche dipinto di Dante Gabriel perché evidentemente, ha ragione chi ha fatto la battuta prima, se questo fosse 100.000 sarebbero spiccioli, perché soltanto per la spedizione a Sidney è costato l’ira di Dio di assicurazioni al chiodo, cioè dal punto di partenza fino a che metti il dipinto sul muro, quindi potrebbero essere pochissimi rispetto a questi. Ho detto prima possibile e non probabile perché è estremamente difficile avere i quadri di Dante Gabriel, anzi mi sembra di averglielo già detto all’Assessore e anche al Sindaco in una conversazione di qualche tempo fa, perché lo volevamo fare anche in Regione, ricordi? Volevamo farlo come Consiglio di Presidenza perché soprattutto i grandi musei non danno nulla e se cedono in comodato è soltanto ai grossi musei, cioè la … Gallery dopo un anno di corrispondenza alla fine ha detto “no”… (Intervento f.m.) ho detto dopo un anno di corrispondenza che potrai ritrovare in archivio anche qua o presso il Consiglio Regionale, alla fine ha detto “no”.
Consiglio di rivolgersi a qualche piccolo museo privato che probabilmente imbastendo qualche conoscenza con il direttore, la cassetta di pesce non si nega a nessuno insomma, voglio dire fresco ormai con l’area si arriva in due ore da Pescara potresti pure ringraziarti. Io consiglio questa strada però, ripeto, sul problema dei costi non mi voglio soffermare ma dico che 100.000 potrebbero essere certamente pochi nella prospettiva indicata. Non sono d’accordo però sui 36.000 per i 3 contratti di collaborazione, 36.000 per 2 contratti di collaborazione! Allora tu uomo di scuola, che frequenti ancora l’università come è giusto che sia sai che questi contratti di collaborazione sono una vera disgrazia, che significa 3 contratti di collaborazione?
Non lo so, mettiamo in mano a chi andrà a gestire questa istituzione, che non siamo né io né tu né l’Assessore perché nel momento in cui questa cosa va in mano all’università mettigli nome e non ci pensare più, traduco “non ci pensiamo più”, allora che significa dare al centro studi all’università o ad un dipartimento dell’università la possibilità di fare 3 contratti? Non mi fate dire di più, ci siamo perfettamente capiti.
Quindi piuttosto che indicare 36.000 euro per 3 contratti di collaborazione io, come dire, trasferirei questa somma sulle altre voci perché in occasione di eventi si possano anche assumere a contratto determinate persone, determinati studiosi, non so se sono chiaro. Voglio dire… (Intervento f.m.) mi pare di essere stato sufficientemente chiaro non vorrei scendere nel dettaglio per non crearmi nemici, già ne ho tanti… (Intervento f.m.) ecco, questo è un passaggio che secondo me va approfondito se vuoi anche in separata sede. Su questo, ripeto, aumentiamo Assessore, Sindaco le altre voci io dico, quindi finalizziamo però questa cosa però non ai 3 contratti di collaborazione che saranno fatti e stipulati a discrezione del direttore, me lo avete fatto dire; finalizziamole poi alla realizzazione concreta di qualche cosa sennò perdiamo di vista, perdiamo il controllo di tutta quanta questa iniziativa che credo sia fondamentale non perderla. Mi fermo qua annunciando il voto favorevole e dico fatene quello che volete delle raccomandazioni che mi sembrano siano pertinenti con un pizzico di presunzione.

PRESIDENTE:
Precisa il Preside, Consigliere Nicolangelo D’Adamo, prego.

D’ADAMO Nicolangelo:
Solo qualche precisazione così usciamo tutti con le idee un po’ più chiare. Ringrazio il Consigliere Tagliente per alcune sollecitazioni, alcuni chiarimenti che sono rimasti in ombra nel mio intervento, del resto io intervenivo soltanto così a sostegno della iniziativa, non era compito mio poi scendere nei dettagli. Però se vogliamo almeno per come ho capito io l’iniziativa dell’Amministrazione, per come mi sono prefigurato il centro due sono i chiarimenti che debbo al Consigliere Tagliente e al consiglio.
Primo, i 100.000 euro non c’entrano niente con la mostra, i 100.000 euro rappresentano la dote del centro. La mostra se si farà, io mi auguro che si faccia, attingerà ad un altro fondo con contributi comunali ma soprattutto con contributi extra comunali, considerata la cifra ragguardevole a cui andiamo incontro se i telegrammi di cui è in possesso il nostro Assessore sono telegrammi che poi manterranno fede agli impegni che preannunciano. Quindi l’importo per la mostra è un importo extra delibera, non c’entra niente con questa Delibera.
Secondo chiarimento, per quanto riguarda i ricercatori non è questa la sede per studiare come l’università gestisce le borse di studio, come nascono i dottorandi, come vengono distribuire le borse non ce ne può importare di meno.
In questa sede noi affidiamo ad un Comitato Scientifico l’incarico di individuare il ricercatore che dovrà venire a lavorare a Vasto e sottoscriverà un contratto che gli sarà preparato dal comune e non dall’università… (Intervento f.m.) non lo so che cosa ci sta scritto, ma il contratto sarà fatto dal comune. Io non ho letto il testo ma mi avevano anticipato cosa sarebbe stato scritto però poi il testo finale io non l’ho letto.
Per come ho prefigurato io il centro discutendo con l’asse, con il Sindaco, con alcuni consiglieri mi hanno ragguagliato sulla loro ipotesi e ho sempre pensato che il contratto veniva fatto dal comune ovviamente la persona veniva individuata dal direttore, non ho le conoscenze io per scegliere il ricercatore che abbia voglia e competenza soprattutto di venire a lavorare a Vasto e di andare presso le università straniere a reperire materiale. Quindi non parliamo di borse di studio, non parliamo di dottorandi perché entriamo in una normativa complicatissima che non ci compete e, ripeto, ha anche aspetti poco chiari. A noi ci interessa che il ricercatore sia capace, che il ricercatore abbia voglia di venire a lavorare a Vasto e girare presso le università straniere, sia individuato da un direttore che ovviamente è di fiducia dell’Amministrazione e quindi farà l’interesse dell’Amministrazione, il contratto per quella cifra che poi sono 12.000 euro l’anno lorde, quindi è una cifra veramente bassa, molto contenuta per 3 ricercatori 36.000 euro. Ora se consideriamo che un dottorando all’università prende 850 euro e mi auguro che l’emendamento passato per il rotto della cuffia al Senato possa portare la borsa dei dottorandi a 1.100 euro, se noi diamo ad un ricercatore che ha anche l’impegno di girare non soltanto l’impegno di lavorare a Vasto 1.000 euro lorde non mi sembra che la cifra sia molto alta.
L’ultima considerazione su università. Anch’io sono d’accordo che conviene non parlare in questo momento di prefigurare scenari universitari, facoltà ecc. per non suscitare quelle gelosie all’interno dell’università ma, aggiungo, per non suscitare gelosie all’interno di altre città. E’ vero che in questo momento la possibilità di aprire facoltà in altre sedi questa possibilità si è molto ristretta, se non addirittura cancellata perché l’università deve recuperare la sua centralità, perché per tanti discorsi; però proprio perché il Consigliere Tagliente faceva riferimento ad un suo lungo articolo che io ho letto attentamente, lo rimando anche all’articolo che ho scritto io sullo stesso argomento dove ho sottolineato, a proposito dell’utilizzo che dobbiamo fare di questo centro, la necessità di non confondere una attività che non si chiamerà università ma sicuramente sarà una attività parauniversitaria, con una iniziativa privata che lodevolmente ogni anno porta studenti a Vasto dall’Università di Arward, ma è tutt’altra cosa e ha compiti e finalità completamente diverse.
L’ipotesi di corsi di I, II e III livello che abbiamo in mente noi sono corsi che rispondono, che dovrebbero rispondere poi faremo una verifica annualmente con il Comitato Scientifico, rispondono ad obiettivi culturalmente più robusti. Tutto qui.

PRESIDENTE:
Grazie Consigliere D’Adamo. Chi chiede di intervenire? L’Assessore Francescopaolo D’Adamo, prego.

ASS. D’ADAMO:
Forse sono stato estremamente sintetico e non mi sono fatto capire che il centro è una cosa e la mostra è un’altra. Per rispondere semplicemente alla battuta della cassetta del pesce, abbiamo portato gli inglesi qui a mangiare il pesce nella persona della Direttrice del British Museum e nella persona del Direttore della (parola non chiara) che ci hanno chiesto anche quanti topi catturavamo dentro palazzo D’Avalos, stiamo rispondendo e ci stiamo attivando chiediamo però aiuto a tutti quanti affinché la città non solo, ma tutto l’Abruzzo goda di questa manifestazione, questa mostra non solo sui preraffaelliti ma anche su Cristiana Rossetti, su tutta la Famiglia Rossetti è una parafrasi del vecchio titolo, cioè prima nell’83 abbiamo fatto i Rossetti tra l’Italia e l’Inghilterra, adesso facciamo i Rossetti tra Vasto e Londra perché il nome della città Vasto viene sempre poco citato forse per nostra paura di far parte di un piccolo centro, gli inglesi sono stati entusiasti di questa cosa qua, tant’è che hanno presentato loro da parte loro tutti gli adempimenti e tutte le persone ci hanno mandato la loro adesione e posso farlo vedere in qualsiasi momento. Noi siamo indietro perché francamente mi sento insieme alla Giunta un po’ a disagio dovendo trattare di grosse cifre e trattare con il Ministero dei Beni Culturali, con la Regione e la Provincia; fino ad adesso abbiamo una assicurazione da parte della Provincia e stiamo lavorando anche per quanto riguarda gli altri finanziamenti. Solo questo volevo precisare.

PRESIDENTE:
Grazie. Chiede di intervenire il Sindaco.

SINDACO:
Signor Presidente la discussione è stata una discussione importante per la nostra città, il voto che pare essere un voto unanime del Consiglio Comunale è quello che volevamo un po’ tutti, le preoccupazioni che sono state avanzate non nego che sono state anche le nostre preoccupazioni. Ci avviamo su una strada che porterà certamente ad alcuni risultati positivi per la nostra città, è una strada però che noi vogliamo porti anche ad altre quindi a far sì che Vasto torni ad essere all’interno dei progetti della nostra Università. Lo so che sono cambiate le leggi, abbiamo sicuramente una normativa diversa rispetto al passato anche se noi dobbiamo dire che c’è qualcosa di diverso rispetto ad altre città perché il provvedimento che a suo tempo fu varato per la sede universitaria non è mai stato cancellato, non è mai stato revocato ma è un provvedimento sospeso che può portarci quantomeno a lavorare tutti verso un certo risultato e fa della nostra città una città che ha forse un gradino in avanti rispetto ad altri. Noi vogliamo portare avanti tutte le iniziative per cogliere qualche risultato e questo è sicuramente uno che va in quella direzione.
L’anno scorso abbiamo avuto un concerto a Vasto per riaprire il discorso, arriviamo quest’anno a varare giustamente si dice un provvedimento che è per un Centro Europeo di Studi Rossettiani con l’Università però, ci auguriamo che si possano aprire altri spazi che non escludono corsi estivi dell’Università nella nostra città, a favore del precariato, a favore delle nuove lingue che sempre più oggi sono richieste anche dai mercati. Io torno su questo Centro Europeo di Studi Rossettiani, devo aggiungere poco alle cose importanti che sono state dette questa sera. Intanto sulla cifra, erto si discute di 100.000 euro per un Centro che se coglie l’obiettivo porterà molti inglesi nella nostra città, a fronte di tante manifestazioni che costano cifre anche superiori e che a volte non producono nessun ritorno io credo che questa strada andava percorsa, va percorsa anche in quella direzione, cioè nella direzione di favorire un maggior ritorno anche di immagine della nostra città all’estero. Certo impegna l’Amministrazione perché ci sono degli impegni molto chiari che sono dal personale alla sede e sicuramente non vogliamo ripercorrere alcuni errori fatti in passato, soprattutto nell’ultimo passato che hanno portato a far sfuggire da Vasto alcune di quelle potenzialità che invece erano preziose per la nostra città.
Io ringrazio naturalmente l’Assessore alla Cultura per l’impegno verso questo provvedimento, ovviamente il Preside D’Adamo, voi tutti. Sono convinto che il voto di questa sera rafforza questo progetto, un progetto che, come dicevo prima, è un progetto che ci può portare ad avere altri risultati importanti per la nostra città che sono quelli che noi tutti vorremmo rispetto ad un non dico ritorno dell’università a Vasto, ma quantomeno dell’università che vede in questa città un punto importante anche per l’università abruzzese. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie signor Sindaco. Ci sono altri interventi? Prego Consigliere Giangiacomo Fabio.

GIANGIACOMO F.:
Molto brevemente per dichiarazione di voto. … (Intervento f.m.) Presidente io posso anche tacere, spero ci sia la possibilità di fare la dichiarazione di voto anche prima che parli il Sindaco. Io volevo solo ringraziare sicuramente l’Assessore e il Consigliere Nicolangelo D’Adamo che tanto hanno lavorato a questa ipotesi. Volevo pure ringraziare tutti i consiglieri comunali che, appunto, non hanno fatto mancare la loro presenza anche vista l’ora tarda. Volevo rimarcare con dispiacere che invece vedo parecchi banchi vuoti di persone e consiglieri che evidentemente si appassionano ad altri temi, ma che rispetto ad una cosa che può davvero dare lustro la città di Vasto fanno mancare il loro apporto e di questo mi dispiace. Presidente mi raccomando magari la prossima volta nell’organizzazione dei lavori, visto che queste sono le consuetudini del Consiglio Comunale, sarebbe opportuno che questi punti fossero trattati… evidentemente oggi noi approviamo una cosa che io ritengo della massima importanza, ci siamo caricati con grande senso di responsabilità anche di questa spesa che per le casse del Comune di Vasto non è … Ma credo di poter dire che non è tanto il ritorno in termini immediati né per l’Università e né per il fatto che possano venire frotte di inglesi ecc. gli investimenti in cultura sono investimenti di lunga durata e comunque vanno fatti e sono sicuramente importanti. Io rimarco, appunto, l’importanza di questo momento che insieme, fatemelo esprimere, non è mio costume dare pagelle o voti, insieme all’intervento della Consigliera Marisa Ulisse sulla Giornata della Donna ridanno, appunto, un senso di dignità a questa seduta del Consiglio Comunale e sicuramente danno pregio al lavoro odierno dei consiglieri. Quindi vi ringrazio della vostra presenza fino a quest’ora per questo importante punto all’O.d.G. che io spero venga votato all’unanimità.

PRESIDENTE:
Pongo ai voti questo provvedimento.
Chi è favorevole alzi la mano. All’unanimità. Facciamo la controprova, qualcuno è contrario? Nessuno. Approvato all’unanimità con 22 voti.

*    *    *

DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO EUROPEO DI STUDI ROSSETTIANI

Art.1
Sede del Centro

Il Centro di Studi Rossettiani avrà sede nei locali della Civica Biblioteca “Rossetti”, con il compito di tenere alto il nome della Città di Vasto nel mondo, in quanto punto di partenza, “piccola Patria”, della prestigiosa famiglia Rossetti, in considerazione che il Capostipite Gabriele, nacque a Vasto nel 1783.

Art.2
Scopo del Centro

Il Centro avrà il compito di integrare il materiale librario ed archivistico già esistente nella biblioteca comunale di Vasto con l’acquisto dei libri, microfilms e CD riguardanti i Rossetti, al fine di realizzare un archivio specializzato di consultazione contenente tutto ciò che viene pubblicato nel mondo sui Rossetti in modo da costituire un punto nodale di raccordo degli studi sul settore del “Rossettismo” e dell’intero Decadentismo italiano ed europeo;
Il Centro avrà il compito di organizzare convegni di studio e seminari, corsi di aggiornamento sul tema dei Rossetti e curerà pubblicazioni di libri sugli stessi ed argomenti affini (anche attraverso specifiche collane del Centro Studi), di riviste e di bollettini bibliografici di aggiornamento. Questa parte di attività terrà conto anche di uno scopo didattico e divulgativo, coinvolgendo insegnanti e studenti delle scuole medie superiori e dell’Università ed inoltre è anche prevista l’organizzazione di mostre aperte al pubblico;
Il Centro curerà i rapporti internazionali con Università europee ed americane al fine di organizzare corsi di lingua italiana per stranieri, prevedendo un costo per la frequenza comprensivo di vitto e alloggio. I corsi, all’inizio solo estivi, potrebbero allargarsi anche ad altri periodi dell’anno e saranno tenuti da personale specializzato.

I Corsi potranno prevedere tre livelli :

per coloro che non parlano italiano;
per coloro che hanno conoscenza parziale della lingua italiana;
per coloro che hanno buona o ottima conoscenza della lingua italiana e sono interessati anche alla cultura italiana.

Art.3
Gestione del Centro

Il Centro sarà gestito dal Comune di Vasto che si avvarrà di un apposito Comitato di Gestione con il quale collabora un Comitato Scientifico formato da esperti professori di varie Università italiane ed europee e l’ASAM (Archivio scrittori abruzzesi e meridionali) dell’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti – Pescara
.

Art.4
Comitato di gestione

Fanno parte del Comitato di Gestione:

Presidente (Sindaco) o suo delegato
Direttore del Centro
Dirigente Settore Cultura

Essi non hanno diritto a nessun compenso, salvo il rimborso delle spese sostenute nell’ambito delle attività previste nella gestione del Centro. Le deliberazioni del Comitato di gestione sono adottate a maggioranza di voti. Per la validità delle sedute è necessaria la presenza della metà più uno dei Componenti del Comitato.

Art.5
Comitato Scientifico

Fanno parte del Comitato Scientifico:

Esperti Professori quali: Silvia Fabrizio Costa (Università di Caen Basse Normandie), Paolo de Ventura (Università di Birmingham),Giuseppe Mazzotta (Università di Yale), John Woodhouse (Università di Oxford), Martin MacLaughl (Università di Oxford), Raffaele Giglio (Università di Napoli – Federico II°), Tobia R:Toscano (Università di Napoli – Federico II°).

Il Comitato Scientifico si riunisce almeno una volta l’anno, anche per via telematica, su invito del Direttore del Centro, avendo diritto ai vari rimborsi per le spese sostenute;

Il Centro si avvale, inoltre, della collaborazione scientifica dell’ASAM (Archivio Scrittori Abruzzesi e Meridionali) dell’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti – Pescara.
Il Comitato Scientifico resta in carica per la durata del Comitato di gestione.

Art.6
Compiti del Comitato di Gestione

Il Comitato ha il compito:

di proporre entro il 30 ottobre di ogni anno, il programma di massima delle attività del Centro per l’anno successivo;
di presentare, in relazione a quanto sopra, il bilancio di previsione da sottoporre all’esame e all’approvazione dell’Amministrazione Comunale, per lo stanziamento dei relativi fondi;
di presentare apposita rendicontazione delle spese sostenute, con allegata relazione sulle attività svolte, entro il bimestre dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio finanziario;
di attuare e realizzare, per quanto possibile e nell’interesse del Centro, le iniziative indicate nel sopra citato art.2);
di conferire, annualmente, su indicazione del Direttore, tre contratti di collaborazione da assegnare a giovani studiosi per l’attività di ricerca e le finalità di istituto.

Art.7

Con l’approvazione del programma e del Bilancio preventivo, l’Amministrazione Comunale resta impegnata a stanziare, sul PEG del Settore Cultura, l’importo necessario per la gestione del Centro. Le sovvenzioni concesse da parte degli Enti sovrastrutturati per tali attività e i proventi derivanti da eventuali contributi volontari da parte di Enti e/o privati, saranno soggetti a variazioni di bilancio che aumenteranno lo stanziamento dell’importo di cui al precedente comma.

Art.8
Segretario contabile

Il Segretario contabile è nominato dal Sindaco tra gli impiegati del Comune, egli collabora direttamente con il Comitato di Gestione per il funzionamento del Centro. E’ suo compito assistere alle sedute del Comitato, stendere i relativi verbali, provvedere a tutte le operazioni contabili, curare la custodia degli atti, redigere e conservare il diario delle attività programmate.
Al Segretario contabile, per l’incarico conferitogli, gli verrà corrisposto un compenso determinato dalla Giunta Municipale.

Art.9

Il presente Regolamento entra in vigore con decorrenza immediata.

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