Speaking likenesses

Speaking likenesses

                        London, MacMillan and co. – 1874

                        Localizzazione: CESR

Questo testo, che Christina Rossetti dedica alla madre e alle storie che lei amava raccontare ai propri figli, contiene tre racconti, tra loro indipendenti, narrati da una zia alle sue cinque nipotine sedute in cerchio. La prima storia, più lunga rispetto alle altre, vede come protagonista Flora, la quale nel giorno del suo ottavo compleanno vive una vicenda molto simile a quella dell’ Alice di Lewis Carrol. Eroina del secondo racconto è Edith, fanciulla il cui compito è quello di ottenere una pentola bollente, ma ella non vi riesce nemmeno con l’ aiuto di una rana magica. L’ ulimo racconto narra le vicende di Maggie, che mandata dalla zia, proprietaria di un negozio, a svolgere una commissione a casa del medico del paese, finisce per vivere delle peripezie. Tutti e tre i racconti si caratterizzano per le frequenti allusioni sessuali e per i riferimenti al mondo dell’ inconscio.
Il libro sicuramente non è tra i più sentiti di Christina Rossetti, tant’ è che la stessa autrice, in una lettera al fratello Dante Gabriel, lo considera più che altro un’ operazione commerciale: “merely a Christmas trifle, would-be in the Alice style, with an eye to the market”.
Le illustrazioni al testo sono state eseguite da Arthur Huges, pittore appartenente alla Confraternita dei preraffaelliti.

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