15 Mar Versi
Losanna, S. Bonamici e Compagni, 1847
Localizzazione: CESR
Questa raccolta poetica risale all’ ultima fase della vita di Gabriele Rossetti, che, ormai quasi cieco ( “mancato il sole ai miei occhi, resta la poesia all’ anima mia” ), sceglie di pubblicare inedite poesie di gioventù ( “spontanei prodotti della primavera della mia vita” ), in parte rivisitate per l’ occasione, più alcuni componimenti realizzati contestualmente. Per ammissione stessa dell’ autore si tratta per lo più di poesia estemporanea. Molto varie sono le tematiche affrontate: l’ amore, la religione, la morale, la celebrazione delle virtù dei grandi uomini, l’ esaltazione della natura, l’ amicizia, l’ amor di patria, l’ arte. Diversi sono anche i componimenti d’ occasione.
Le poesie di Rossetti furono ripubblicate nel 1861 per i tipi Barbera di Firenze, nell’ ambito di una collana curata da Carducci il cui obiettivo era quello di “comprendere e quelle opere ove l’ ingegno e il gusto italiano eternossi, e quelle ove il pensiero civile si acconciò entro le forme dell’ arte per modo da sodisfare al senso universale della nazione”. Il poeta-vate riordina le poesie rossettiane diacronicamente, secondo il seguente ordine: giovanili, politiche, varie e religiose. Carducci, nel ripoporre un’ antologia di poesie rossettiane in un periodo storico delicato come quello che gravita attorno all’ Unità d’ Italia, dà una lettura strumentale del poeta, mettendo in luce soprattutto il fiero sentimento civile e patriottico che animò il Vastese.