Intervista a Gianni Oliva – Bilancio dei Giovedì Rossettiani 2019

Intervista a Gianni Oliva – Bilancio dei Giovedì Rossettiani 2019

GIOVEDI ROSSETTIANI 2019

Intervista a Gianni Oliva

Professor Oliva, si è da poco conclusa l’undicesima edizione dei Giovedi Rossettiani. Ce ne può dare un resoconto ?

Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. Si può dire che siamo stati coraggiosi nel seguire un percorso, se mi permettete, molto raffinato ed elevato. Senza molti clamori ci siamo rifatti ai suggerimenti di Christina Rossetti che invitava alla conversazione serale con attenzione e profondità.

 

In che senso Le voci della sera, come recitava il titolo della rassegna ?

Le voci della sera è il titolo di un romanzo di Natalia Ginzburg che abbiamo applicato a questa edizione (una delle serate è stata dedicata proprio ai personaggi della Ginzburg) perché l’intenzione era quella di creare un clima raccolto, di meditazione, di conversazione intima e affettuosa con il pubblico.

 

Che cos’è il Narra-Teatro?

Non è un teatro comune,come si intende una normale stagione di prosa, ma un teatro organizzato intorno ad un tema, un teatro raccontato più che rappresentato.

 

Quest’anno si sono avvicendati molti personaggi femminili

Si, la versione voleva essere al femminile, a cominciare dalle donne di Boccaccio alla figura di Anna Maria Ortese, della stessa Ginzburg e, soprattutto di Antonia Pozzi.

 

Il pubblico come ha risposto a questa iniziativa, ogni anno sempre più qualificata?

Vede, il Centro Rossetti ha per statuto la divulgazione culturale, non solo per quanto riguarda la famiglia Rossetti ma anche per ciò che concerne la cultura italiana ed europea, dall’Ottocento a tutto il Novecento. E’ nostro compito coinvolgere gli insegnanti e le scuole, come abbiamo fatto quest’inverno con la Rete dei saperi mescolando scienza e letteratura, e il pubblico sa di venire a teatro non solo come un semplice passatempo ma anche per pensare. Il teatro talvolta, diceva Pirandello, diventa la stanza della tortura.

 

Quest’anno si è avuto il tutto esaurito, come gli altri anni?

Gli abbonamenti sono andati a ruba già dai primi giorni, anche se abbiamo lasciato una ventina di posti per gli spettatori occasionali. Bisogna dire però che Vasto possiede sì un teatro eccezionale che tutti ci invidiano, ma il “Rossetti” è troppo piccolo con i suoi 180-200.

 

Il pubblico è rimasto entusiasta delle recitazione degli attori e delle attrici?

Sul palcoscenico abbiamo avuto Davide Riondino e attrici come Melania Fiore, Serena Di Gregorio, Elisabetta Vergani, nomi che chi conosce il mondo del teatro sa apprezzare. Non spetta a me tessere le loro lodi, anche se devo ringraziare gli artisti che hanno aderito all’invito anche alle modeste condizioni che potevamo offrire.

 

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