Teodorico Pietrocola Rossetti

Teodorico Pietrocola Rossetti

    Vasto, 26 novembre 1825 – Firenze, 3 giugno 1883

Teodorico Pietrocola Rossetti, cugino per parte di madre di Gabriele Rossetti, fu predicatore e patriota italiano del Risorgimento. Egli compì studi letterari a Napoli, dove si legò agli ambienti liberali e giobertiani. In seguito ai moti del 48′ fuggì a Livorno, dove pubblicò un opuscolo usando per la prima volta il cognome Rossetti, proprio in onore del suo illustre parente. Dopo il fallimento del governo provvisorio toscano del Guerrazzi, Teodorico si trasferì a Lione, dove visse per circa un biennio, dal 1850 al 1852, facendo il critico teatrale e scrivendo traduzioni, ma a causa delle sue idee liberali fu costretto nuovamente alla fuga, questa volta in barca attraverso la Manica, e si rifugiò in Inghilterra, dove venne ospitato da Gabriele. Qui avvenne la sua “conversione”: attraverso delle conoscenza maturate nel salotto di Casa Rossetti, fecondo di frequentazioni culturalmente stimolanti, divenne un evangelista radicale e prese a collaborare con la rivista religiosa “Eco del Savonarola”. D’ ora in poi continuò ad occuparsi attivamente di politica, subordinando, però, i suoi ideali e il suo impegno alla sua scelta di vita spirituale. Negli anni 1854-1857 si occupò di un’ importante opera letteraria per il conte Piero Guicciardini: provvide con lui alla revisione della famosa traduzione italiana seicentesca di Giovanni Diodati della Bibbia, opera che non firmò per modestia, ma che circolò in Italia per lungo tempo, ricevendo anche gli apprezzamenti di Benedetto Croce. Nel medesimo periodo Teodorico scrisse Profecy of the XIX Century, testo in cui si fondevano gusto profetico e interesse politico e si cimentò nell’ attività di innografo, realizzando una raccolta di vari inni tradotti in italiano ad uso delle comunità evangeliche. Nel 1857 venne richiamato in Italia, per dirigere la neonata chiesa evengelica di Alessandria. Nella città piemontese rimase per alcuni anni, svolgendo una triplice attività: curava la comunità evangelica, esercitava come medico omeopata e proseguiva l’ attività politica scrivendo, senza firmare i suoi articoli, sull’ “Avvisatore alessandrino”, un giornale di opposizione di sinistra. Subito dopo la seconda guerra di indipendenza prese a collaborare con la rivista napoletana “Il Nomade”. A questi anni risalgono tre importanti scritti politici apparsi sulla “Rivista contemporanea”, che sanciscono, nonostante la professata fede politica democratica, la collaborazione con il conte di Cavour e con il governo piemontese: Cenni statistici sull’ ex Reame di Napoli, Cenni statistici sulla Sicilia e Il Messico. In questo periodo apparve anche Della religion di Stato, in cui Pietrocola Rossetti sosteneva la dannosità della religione di Stato e polemizzava con la separazione del potere temporale e del potere spirituale. Teodorico scrisse anche una biografia di Gabriele Rossetti, una sorta di apologia, in cui il cugino emerge come un simbolo della poesia romantica e dell’ ideale risorgimentale. Negli ultimi anni della sua vita egli portò avanti il suo impegno religioso, e tra le altre cose, tra il 1870 e il 1881 diresse il giornale “La vedetta cristiana”. Morì a Firenze nel 1883.

Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie

London. Mac Millan and co., 1872

Localizzazione: CESR

Quella di Teodorico Pietrocola Rossetti è la prima traduzione dall’ inglese all’ italiano dell’ Alice’s adventures in wonderland di Louis Carroll. La conoscenza tra l’ esule italiano e lo scrittore inglese era maturata nel salotto londinese di Gabriele Rossetti, presso il quale Teodorico aveva trovato ospitalità. Lo stesso Carroll, in una lettera all’ editore Mac Millan, sottolinea il rapporto di stima che lo lega a Pietrocola Rossetti, definendolo “my italian friend”.
Il lavoro di traduzione effettuato da Teodorico Pietrocola Rossetti è ben riuscito e trova apprezzamenti fino ai giorni nostri. La sua importanza risiede anche nel fatto che si tratta di una delle prime traduzioni italiane in cui la traslazione linguistica viene effettuata direttamente dall’ inglese e non dalla versione francese, come spesso avveniva all’ epoca. Pietrocola non ha molte delle remore filologiche o linguistiche proprie del traduttore moderno, ma punta al massimo effetto nella lingua d’ arrivo. Egli, infatti, italianizza testo e contesto, sostituendo personaggi tipici della storia e della cultura inglese con degli omologhi italiani e utilizzando modi di dire e frasi idiomatiche propri del nostro universo linguistico. Il libro è corredato dai disegni del pittore e illustratore inglese John Tenniel (che ebbero un ruolo importante anche nell’ ispirare la trasposizione animata dell’ Alice fatta da Walt Disney).

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