15 Mar Called to be saints. The minor festival devotionally studied
London, Society for promoting christian knowledge, 1912
Localizzazione: CESR
Il libro fu pubblicato nel 1881, ma la sua stesura risale a cinque anni prima. In una lettera del 4 novembre 1876 Christina presentava e offriva il suo lavoro all’ editore Alexander MacMillan, usando le seguenti parole: “I have by me a completed work, a sort of devotional reading-book for the redletter Saint’s Days, which of course is longing to see the light and which I shall be glad if you will consent to look at”. La pubblicazione del libro venne, però, poi affidata alla “Society for promoting christian knowdledge”, che ne realizzò un’ edizione di pregio.
Christina dedica questo ennesimo testo del filone devozionale alla sorella Maria Francesca. Come esplica nell’ introduzione, “The key to my book”, ella articola il libro in varie sezioni, ognuna delle quali dedicata ai diciannove santi citati nel “Libro della preghiera comune”, testo base della religione anglicana; ci sono, poi, altri capitoli dedicati a San Michele e a tutti gli Angeli, agli “holy innocents” e a tutti i santi.
Per ogni singolo santo l’ autrice riporta le notizie biografiche, gli insegnamenti e le informazioni relative alla morte e al martirio. La Rossetti crea delle associazioni tra queste sante figure e gli elementi del creato, piante, fiori, pietre ed altri oggetti naturali. Non a caso, infatti, inizialmente l’ opera si intititolava “Young plants and polished corners”. Questo interesse naturalistico di Christina è da mettere in relazione con un filone in voga nell’ epoca vittoriana: probabilmente la scrittrice tenne ben presenti due libri che allora circolavano in Inghilterra, “Tales about plants” di Peter Parley e “Herball or generall historie of plants” di John Gerard.
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